La Maschera di Cera – S.E.I.

6.5

Good: l’anticonformismo
Bad: svecchiabile

Maschera Di Cera La - S.E.I. Clear Green Vinyl Edition - Vinyl LP - 2020 -  EU - Original | HHV

Un amico ci ha detto di sentire questo disco ed è stata subito recensione. Partiamo carichi, tre pezzi, di cui il primo sopra i 20 minuti, per un totale che supera i tre quarti d’ora, una cosa che nel team di Odio John Lennon suona spesso come una causa persa.

La prolissità è giustificata solo se si ha tanto da dire e di solito diventa solo allungare un brodo autoriferito che piace tanto a chi suona, meno a chi ascolta. S.E.I. è un po’ diverso, non totalmente, ma un po’. Il tempo millenario è un super-brano ben composto, con molte variazioni, con un testo tortuoso che invoglia i – molto faticosi – riascolti. Il filo è comunque ben tenuto e non si ha mai la sgradevole sensazione di insensati collage come spesso accade quando si arriva ad un minutaggio in doppia cifra.

S.E.I. è un lavoro ambizioso, difficile e nel complesso ben realizzato. Alla fine del disco però rimane più quanto siano bravi i musicisti di quanto siano belli i pezzi.

Più che sperimentale, S.E.I. è anticonformista, nel senso che non mira a vendere o produrre hit. Purtroppo però l’innovazione risulta poca, e rimane un lavoro mirabile ma fatto alla vecchia maniera, una macchina che funziona, ma priva dei moderni comfort.

La Maschera di Cera vuelven con nuevo disco de estudio: 'S.E.I.' |  Rock-Progresivo.com

I suoni del disco sono molto, troppo, ostinatamente anni ’70. Questo non ci piace, perchè La Maschera di Cera con le sue keyboards (e non synth), sembra volerci dire che la PFM è insuperabile e che il massimo che si può fare è utilizzarne con sapienza i suoni. Molto gradevoli invece i fiati, che sono dei sempreverde quando utilizzati bene, e di composizione questi artisti ne sanno parecchio.

L’utilizzo di voce è pienamente di genere, molto articolata, che però non aggiunge nessuna sfumatura di novità o originalità. Mira ad essere la classica voce prog nelle classiche melodie prog, e porta a casa bene il compito.

Non consigliamo nè sconsigliamo brani perchè il disco va sentito obbligatoriamente nella sua interezza, altrimenti perde di senso.

Conclusioni: non è un lavoro che va ascoltato per forza almeno una volta nella vita. Se sei un nostalgico (quindi sei finito per sbaglio su OJL) e hai amato follemente la PFM, i Genesis e King Crimson allora concediti quarantacinque minuti di alto prog italiano.

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